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Divieto di condizionatori sulle facciate in Croazia

Dal 1. gennaio 2025 entrerà in vigore in Croazia una nuova legge sulla gestione e manutenzione degli edifici, che introdurrà una serie di cambiamenti e restrizioni significative, con un impatto diretto sui proprietari immobiliari, amministratori di edifici e imprese edili. Questa legge è stata oggetto di un intenso dibattito pubblico, soprattutto per quanto riguarda i suoi effetti sugli affitti a breve termine e l'installazione di apparecchiature tecniche sulle facciate degli edifici.

Una delle disposizioni più importanti della nuova legge è l'obbligo di ottenere il consenso dell'80% dei comproprietari dell'edificio prima di poter affittare un appartamento a turisti o lavoratori. Questo requisito mira a prevenire situazioni in cui l'affitto a breve termine potrebbe influire negativamente sulla qualità della vita degli altri residenti dell'edificio. Se questo consenso non verrà ottenuto, i proprietari degli appartamenti rischiano una multa compresa tra 2.000 e 10.000 euro. Questa misura è vista come un tentativo dello stato di promuovere gli affitti a lungo termine e di limitare la crescita incontrollata degli affitti a breve termine, che negli ultimi anni ha causato problemi soprattutto nelle aree turistiche.

Un altro cambiamento significativo è il divieto di installare condizionatori d'aria e antenne satellitari sulle facciate degli edifici visibili dalla strada. Questo divieto ha lo scopo di migliorare l'aspetto estetico degli edifici urbani e di evitare il posizionamento incontrollato di apparecchiature tecniche che potrebbero compromettere l'aspetto dell'edificio e l'impressione generale del paesaggio urbano. I comproprietari che violano questo divieto possono essere multati con una somma compresa tra 1.000 e 5.500 euro, mentre le multe più elevate, fino a 10.000 euro, possono essere inflitte alle imprese che effettuano tali installazioni.

La legge inasprisce inoltre le norme per le modifiche agli edifici, come la chiusura di balconi, logge o terrazze. Tali modifiche saranno possibili solo con il consenso dei comproprietari e delle autorità competenti. In caso contrario, sono previste pesanti multe non solo per i proprietari degli appartamenti, ma anche per le imprese che eseguono tali lavori. Questo provvedimento mira a prevenire interventi edilizi incontrollati che potrebbero compromettere la stabilità dell'edificio o danneggiarne l'aspetto.

Le sanzioni si applicano anche ai comproprietari che non consentono all'amministratore dell'edificio o al suo rappresentante di accedere alle proprie unità per la manutenzione delle parti comuni dell'edificio o per eliminare eventuali difetti. Il mancato accesso può essere punito con una multa fino a 5.500 euro. Questa disposizione mira a garantire che le aree comuni degli edifici siano mantenute in buone condizioni e che i difetti che potrebbero causare danni siano rapidamente eliminati.

La legge affronta anche l'obbligo di assicurazione degli edifici. Se i comproprietari non provvedono all'assicurazione dell'edificio, possono incorrere in multe da 1.000 a 2.000 euro. L'obiettivo di questa disposizione è garantire che tutti gli edifici siano assicurati contro eventuali danni, riducendo così il rischio di perdite finanziarie per tutti i proprietari.

È importante sottolineare che la legge non è retroattiva. Ciò significa che non si applicherà alle installazioni di condizionatori, antenne o balconi chiusi già esistenti, ma sarà valida solo per le nuove installazioni e modifiche effettuate dopo la sua entrata in vigore. Questo aspetto della legge è stato particolarmente enfatizzato per evitare confusione e costi aggiuntivi per i proprietari che hanno già investito in tali modifiche.

Secondo il Vice Primo Ministro e Ministro della Pianificazione Territoriale, delle Costruzioni e del Patrimonio Statale Branko Bačić, la nuova legge faciliterà anche l'installazione di ascensori e la ristrutturazione delle facciate negli edifici, con lo stato che co-finanzierà parzialmente questi progetti. La legge introduce l'obbligo per gli edifici di adottare un programma annuale di manutenzione delle parti comuni, o un programma pluriennale di manutenzione e gestione dell'edificio. Se questo programma non sarà adottato, i comproprietari saranno obbligati a versare una riserva pari a cinque volte la riserva comune minima.

Questa legge rappresenta quindi una risposta complessiva alla necessità di regolamentare la gestione e la manutenzione degli edifici in Croazia, mettendo l'accento sull'estetica, la sicurezza e la responsabilità dei comproprietari e delle imprese. La sua introduzione comporterà un cambiamento significativo nell'approccio alla manutenzione degli edifici e all'utilizzo degli spazi abitativi nel paese.